PREVENZIONE
da vocabolario:
La prevenzione è l'azione tecnico-professionale o l'attività che mira a ridurre la mortalità, la morbilità o gli effetti dovuti a determinati fattori di rischio o ad una certa patologia (profilassi), promuovendo la salute e il benessere individuale e collettivo (salutogenesi).
Nella pratica quotidiana il discorso deve essere poi affrontato in tutte le sue sfumature e sfaccettature.
Ad esempio, in un soggetto completamente sano (caso pressoché impossibile) la prevenzione è esattamente la procedura che deve far evitare l'insorgere di una qualsiasi malattia o stato di alterata salute.
Nel soggetto guarito, infine, la prevenzione è una serie di lavori ed accorgimenti che puntano ad evitarne ricadute.
Nel soggetto già infortunato o malato invece la prevenzione è la pratica che mira ad evitare l'insorgere di peggioramenti o di altri stati patologici correlati.
Il problema di fondamentale importanza e di difficile comunicazione al soggetto comune da parte delle figure sanitarie e parasanitarie è il concetto di base che purtroppo persone completamente sane al mondo non esistono.
Concentrandoci ora sulla prevenzione più generale e di comune utilità, i terapisti (specialmente per quanto riguarda la figura dell'OSTEOPATA) consigliano un mantenimento di sedute programmate nel tempo (a distanza di settimane o mesi in funzione dello stato di salute e della vita quotidiana del paziente) per abbassare della maggior percentuale possibile il rischio di ricadute in infortuni e/o patologie già subite o di incorrere in disfunzioni e malattie a cui il paziente potrebbe essere maggiormente soggetto.
In altre parole, affidarsi al professionista della salute (che sia specializzato come il nutrizionista ed il fisioterapista o generalista come l'osteopata) per tenere sotto controllo e massimizzare il proprio stato di salute costantemente nel tempo risulta dal punto di vista clinico una pratica molto più efficace del lasciare la propria salute alla mercè di eventi traumatici, vizi posturali, alimentazione scorretta, sedentarietà, etc...che quasi sicuramente porteranno ad un più rapido decadimento ed alla necessità di terapie e cure più invasive e dispendiose.